Quando il cervello filtra la realtà: conosci i “personaggi” che guidano la tua attenzione?

Hai mai avuto la sensazione di vedere solo problemi?
Come se la tua mente si fissasse sulle difficoltà, escludendo tutto il resto?

Tranquillo, non sei strano.
Il tuo cervello lo fa in automatico.
E se lo fa, è perché è programmato per proteggerti, non per renderti felice.

Ma quando capisci come funziona davvero, puoi iniziare a ri-educarlo, e a creare una realtà più gentile, lucida e abitabile.


I protagonisti nascosti nella tua testa

Dietro a ogni reazione ansiosa, dietro a ogni pensiero ricorrente, dietro a quel senso di disagio che a volte ti prende senza motivo…
ci sono alcuni circuiti cerebrali che lavorano silenziosamente.

Vediamoli insieme in modo semplice.


1. Il RAS – Il filtro invisibile

Il RAS (Sistema di Attivazione Reticolare) è come una porta tra il mondo esterno e la tua coscienza.
Non può farti vedere tutto. Quindi filtra.
Ti fa notare solo ciò che considera importante in quel momento.

E come decide cosa è importante?

👉 In base a ciò che ripeti nella tua testa.
Se pensi spesso:

“Non ce la farò”,
il RAS ti farà notare tutto ciò che conferma quella frase.

🔎 Attenzione selettiva: è come se il cervello indossasse occhiali tarati sulle tue paure.


2. L’Amigdala – La sirena dell’allarme

È il tuo sensore del pericolo.
Serve per la sopravvivenza: se ti attraversa la strada un’auto, l’amigdala ti fa scattare.
Ma quando è troppo sensibile, si attiva anche senza motivo reale.

💬 Ti basta un pensiero come “E se succede qualcosa?”…
…e lei parte con la sirena: cuore che accelera, respiro che si blocca, tensione muscolare.

Il problema?
Spesso reagisce prima ancora che tu possa pensarci razionalmente.


3. La Corteccia Prefrontale – Il vigile della ragione

È la parte del cervello che pensa, valuta, riflette.
È quella che dice:

“Aspetta, è solo un pensiero.”
“Non è detto che andrà male.”
“Magari oggi sarà diverso.”

Ma se l’amigdala è troppo attiva, la corteccia viene zittita.
Succede quello che Daniel Goleman ha chiamato:
📍Sequestro emozionale.
Il corpo è nel panico, e la logica viene messa in pausa.


4. L’Insula – La cassa di risonanza del corpo

L’insula è responsabile della percezione delle sensazioni viscerali.
È quella che ti fa sentire lo stomaco chiuso, il nodo in gola, la nausea improvvisa.
Ma attenzione: non sempre ciò che senti è pericoloso.

Quando sei in ansia, l’insula amplifica ogni piccola variazione.
E tu inizi a temere le tue stesse sensazioni, alimentando il circolo.


5. L’Ippocampo – L’archivista emotivo

È il magazzino delle esperienze.
Registra dove, quando, con chi è successo qualcosa.
E se in passato hai vissuto una situazione difficile, l’ippocampo la collega al presente.

Così ti ritrovi a sentirti in pericolo anche se non c’è nessuna minaccia reale.


6. Il DMN – Il chiacchierone interiore

Il Default Mode Network è una rete cerebrale attiva quando non fai nulla.
È quella che produce il tuo dialogo interno:

“E se…?”
“Avrei dovuto…”
“Chissà cosa penseranno…”

Nei momenti di quiete, invece di rilassarsi, inizia a rimuginare.
E più lo ascolti, più prende spazio.


Tutti questi circuiti sono modificabili

Il cervello è plastico.
Significa che può cambiare, anche da adulto.

Come?

Attraverso associazione (un pensiero legato a una sensazione)
e ripetizione (più lo ripeti, più diventa automatico).


Esercizi pratici per iniziare a cambiare filtro

🔹 1. Cambia il dialogo interiore

Inizia a sostituire frasi come:

  • “Sbaglierò sicuramente”

  • “Non sono capace”

con frasi più morbide ma credibili:

  • “Sto imparando a gestire”

  • “È normale avere paura, ma posso restare”

  • “Non devo avere il controllo su tutto”

Scrivile. Ripetile. Dalle al tuo RAS come nuove istruzioni.


🔹 2. Piccoli atti di presenza

Ogni volta che senti salire l’ansia:

  • Appoggia i piedi a terra

  • Inspira profondamente 4 secondi, espira in 6

  • Osserva un oggetto nei dettagli per 10 secondi

  • Tocca qualcosa di fresco (vetro, metallo, acqua)

👉 Così aiuti la corteccia prefrontale a riattivarsi.


🔹 3. Micro-visualizzazione quotidiana

Ogni giorno per 2 minuti, immaginati in una situazione che oggi ti mette a disagio, ma come se fossi tranquillo.
Anche se non è reale, il cervello registra quelle immagini e comincia a riconoscerle come possibili.


💬 Conclusione

Il tuo cervello non è il nemico.
Fa il meglio che può con le istruzioni che riceve.
Ma se impari a conoscerlo, puoi iniziare a educarlo con pazienza e gentilezza.
Un pensiero alla volta. Un giorno alla volta.

Se ti va, scrivi nei commenti cosa ti ha colpito di più o se anche tu ti sei riconosciuto in uno di questi “personaggi cerebrali”.

Gioiosi saluti

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